Come calcolare il Tasso d’Inflazione Personale

Abbiamo già parlato dell’inflazione e abbiamo spiegato cos’è. E’ stato anche accennato il concetto di Tasso d’Inflazione Personale e qui spiegheremo meglio cos’è e come calcolarlo.

Indice

Il tasso d'inflazione personale,in base all'aumento generale dei prezzi, indica la variazione del potere di acquisto della moneta. Funziona solo per la singola persona o famiglia. Vediamo il significato, faciamo una semplice spiegazione.

Cos’è il tasso d’inflazione personale ?

Il tasso d’inflazione è un indicatore che in base all’aumento generale del livello dei prezzi, indica la variazione del potere di acquisto della moneta. Viene espresso quasi sempre in percentuale. Il tasso può essere ufficiale ( in Italia calcolato dall’ISTAT) e può essere personale.

Ogni persona ha un paniere diverso di prodotti che consuma. Qualcuno non mangia mai carne e non guida un’auto. Qualcun’altro invece, non può vivere senza carne e cambia auto ogni anno. Per ogni persona il tasso d’inflazione può essere diverso e per tenere sotto controllo le proprie spese bisogna imparare a calcolare il tasso d’inflazione personale.

Differenza tra tasso d’inflazione ufficiale e tasso d’inflazione personale

Per calcolare il tasso d’inflazione ufficiale viene utilizzato lo stesso metodo nella maggior parte dei paesi del mondo. A differenza dal calcolo personale, in quello ufficiale viene preso in considerazione il cosiddetto paniere dei consumatori generico – un insieme di prodotti, beni e servizi che una persona o una famiglia media acquista regolarmente. Vi rientrano circa 500-700 beni e servizi come: prodotti alimentari, vestiti, bollette, elettrodomestici, automobili e altro.

Le persone acquistano più spesso alcuni di questi prodotti e più raramente altri. Tra quelli più frequenti ci sono pane, verdure, carne, combustibile e tra quelli più rari abbiamo per esempio l’auto. Vengono presi in considerazione comunque tutti i prodotti perché quelli più rari possono comunque avere dei costi molto elevati rispetto alla classica spesa giornaliera. Pertanto, nel calcolare un paniere di consumo, un’auto occupa una quota maggiore rispetto al pane.

Per concludere dobbiamo dire che il tasso d’inflazione ufficiale riflette una media nazionale, quello personale invece riflette l’inflazione per una persona concreta.

 

Il tasso d’inflazione ufficiale scende, ma quello personale cresce ?

E’ possibile una situazione in cui il tasso d’inflazione ufficiale scende, ma quello personale cresce ? Certo che è possibile e i motivi possono essere diversi.

Vediamo alcuni possibili motivi :

  1. Il vostro paniere è diverso dal paniere ufficiale. Molto probabilmente, il vostro set personale di prodotti alimentari, oggetti vari e servizi differisce dallo standard. Se ad esempio, sei vegetariano, allora acquisti più verdura, frutta e cereali, ma non hai bisogno di carne. Nel tuo budget, l’acquisto di gadget moderni può essere una voce significativa, invece il carrello ufficiale non ne tiene conto. Forse spendi cifre significative in intrattenimento, allenamento, riposo. Nel paniere ufficiale, l’importanza data a queste spese potrebbe essere diversa.
  2. L’inflazione può essere diversa nelle diverse regioni del paese. Ad esempio, se le aziende agricole si stanno attivamente sviluppando nella tua zona, è probabile che i prezzi dei prodotti alimentari saranno leggermente più bassi a causa della forte concorrenza. Se invece si vive in una zona che diventa di forte interesse turistico, è probabile che i prezzi dei servizi, prodotti e delle merci di base aumentino.
  3. Nel complesso, l’inflazione non può essere valutata in base alla variazione dei prezzi di un singolo prodotto. Il costo di determinati prodotti può variare molto, ma se la quota e l’importanza di questi acquisti nel carrello è piccola, ciò avrà un effetto limitato sull’inflazione. Ad esempio, se segui il prezzo delle uova, la cui quota nel paniere non è grande, una modifica del loro prezzo non avrà un forte effetto sull’indice generale dei prezzi al consumo. Ma se proviamo a stimare l’inflazione solo per determinati beni che acquistiamo regolarmente ( diciamo le stesse uova ) il quadro sarà inevitabilmente diverso dalle statistiche ufficiali.
  4. E’ una questione di percezione. L’inflazione personale di solito non è un calcolo molto esatto, ma è più il modo in cui percepiamo i prezzi. Il balzo dei prezzi si imprime sempre più fortemente la memoria.

Se acquistiamo costantemente un prodotto specifico, ricordiamo bene quando i prezzi hanno presentato una spiacevole crescita. Inoltre, anche se questo prodotto in sé non è molto costoso e anche se il suo costo è solo una piccola frazione del nostro paniere, lo percepiamo comunque come un forte aumento dei prezzi in generale.

Il tasso d'inflazione personale,in base all'aumento generale dei prezzi, indica la variazione del potere di acquisto della moneta. Funziona solo per la singola persona o famiglia. Generalmente si sente di più quando aumentano i prezzi dei prodotti che acquistiamo regolarmente.

Come calcolare il Tasso d’Inflazione Personale ?

Se si ha un forte desiderio di valutare in che modo il proprio tasso d’inflazione differisce da quello nazionale, si può calcolare nel modo che descriveremo qui di seguito. C’è da dire che ci vuole perseveranza. Troverai un po ‘di lavoro di routine e semplici calcoli matematici.

1 Fai un elenco completo delle tue spese mensili:

  • prodotti alimentari
  • vestiti, scarpe e accessori
  • prodotti per la casa e per la cura personale
  • spese per il trasporto pubblico e personale
  • bollette
  • spese condominiali
  • medicine e visite mediche
  • divertimento e riposo
  • altre spese

Questo elenco è solo indicativo. Possono essere eliminate alcune e aggiunte altre categorie. Se acquisti qualcosa che utilizzerai per molto tempo, calcola il costo mensile approssimativo. Ad esempio, un adulto può indossare un cappotto per 5-7 anni e un bambino solo per un anno o due. Dividi il prezzo per il numero di mesi che viene utilizzato. E non dimenticare di tenerne conto durante il calcolo per i prossimi mesi.

2 Rifai questo elenco ogni mese

La lista dei prodotti varia di mese in mese. In autunno, di solito mangiamo più frutta. Abbigliamento e scarpe sono spesso aggiornati durante le vendite stagionali. In estate, raramente andiamo al teatro e al cinema, ma possiamo andare in montagna o al mare. Pertanto, statistiche adeguate possono essere compilate prendendo in considerazione i calcoli di diversi mesi o meglio di un’anno intero.

3 Calcola il proprio tasso d’inflazione

L’inflazione è il rapporto tra nuovi prezzi e vecchi prezzi per lo stesso paniere di generi alimentari. In realtà però, il paniere stesso per ogni persona sta cambiando. Adattiamo i nostri acquisti in base al loro valore. Se il nostro solito formaggio, ad esempio, aumenta rapidamente di prezzo, generalmente passiamo ad un altro marchio.

Ma per un’adeguata valutazione degli aumenti dei prezzi, il paniere dovrebbe essere esattamente lo stesso. Pertanto, prendi una serie di prodotti acquistati questo mese e ricorda quanto costavano prima. Oppure semplicemente acquista ogni mese gli stessi prodotti nelle stesse quantità.

È possibile calcolare separatamente il tasso di crescita dei prezzi per diverse categorie per vedere quali voci sono aumentate di più.

 

Esempio – come calcolare il proprio tasso d’inflazione

  1. Riassumiamo il costo del cibo nel mese corrente.
    Costo Cibo Questo Mese = (prezzo pane * quantità pane) + (prezzo latte * quantità latte) + (prezzo patate * quantità patate) e cosi via.
    Otteniamo per esempio 510 Euro.
  2. Calcoliamo nello stesso modo il costo del cibo nello stesso mese dell’anno scorso.
    Il numero di prodotti e i loro marchi dovrebbero essere gli stessi.
    Otteniamo per esempio 500 Euro.
  3. Dividiamo il costo di quest’anno per il costo dell’anno scorso e convertiamo in percentuale.
    Tasso d’inflazione – ( 510 / 500 – 1 ) * 100 = 2 %
  4. Alla stessa maniera possiamo calcolare anche le spese mensili totali e vedere le differenze.
    Spese Mensili Totali = Spese per il cibo + Spese per la casa + Spese per il trasporto e cosi via.
    Per esempio otteniamo 890 Euro.
  5. Calcoliamo i costi per le stesse categorie nello stesso mese dell’anno scorso.
    Utilizziamo la stessa formula e otteniamo per esempio 830 Euro.
  6. Calcoliamo il tasso.
    Tasso d’inflazione personale – ( 890 / 830 – 1 ) * 100 = 7,22 %.

Come abbiamo già stabilito, l’inflazione personale può differire notevolmente dall’inflazione ufficiale e questo è del tutto naturale, ma perché allora abbiamo bisogno di dati ufficiali? Come possiamo usarli?

 

Allora a cosa serve il tasso d’inflazione ufficiale ?

L’inflazione ufficiale “fa una media” dell’inflazione personale di molte famiglie. E se la tua inflazione personale è superiore a quella ufficiale, significa che per qualcun’altro è più bassa.

Anche se la tua inflazione personale non coincide esattamente con i dati dell’ISTAT, c’è comunque una relazione tra loro. Diventerà evidente se fai abbastanza esercizio per valutare con esattezza l’inflazione personale per diversi mesi o anni. Quando l’inflazione ufficiale diminuisce, anche nel tuo paniere personale gli aumenti dei prezzi rallentano e viceversa.

In altre parole, i dati ufficiali sull’inflazione aiutano in ogni caso a orientarsi nella dinamica dei prezzi e costruire un’adeguato comportamento.

Come vengono utilizzati i dati sull’inflazione dal governo e delle aziende?

Tutti gli agenti economici nelle loro attività sono guidati da indicatori di inflazione. Produttori e venditori di beni e servizi – quando stabiliscono i prezzi. Le banche – quando determinano i tassi su prestiti e depositi, i datori di lavoro – quando prendono decisioni sugli stipendi, lo stato – quando prende decisioni sulle pensioni e sulle spese sociali.

Come utilizzare i dati ufficiali personalmente?

Le informazioni sul tasso d’inflazione ufficiale aiutano anche nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, quando prevedi di prendere un mutuo. Se l’inflazione sta diminuendo, forse sarà conveniente aspettare un po finché i tassi scenderanno.

Lo stesso vale anche per i depositi bancari. Con una bassa inflazione stabile, non ci si deve aspettare un improvviso aumento degli interessi sui depositi. Allo stesso tempo non è giusto nemmeno tenere i soldi sotto il cuscino. Il tasso di deposito può aiutare a “battere” l’inflazione, per evitare perdite dovute ad essa.

 

Conclusioni

L’inflazione è una linea guida importante sia per la popolazione che per le imprese. In base al tasso d’inflazione officiale e quello personale si può avere un’idea di come va l’economia del paese e di come comportarsi per evitare di finire in brutte situazioni.

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